Per viaggiare bisogna disporre di grandi fortune: questo è quello che tanti credono, sbagliando clamorosamente e precludendosi esperienze indimenticabili. Anche il mio amico Alessandro, di Born to Be Free, in passato ha condiviso le proprie spese di viaggio sui social, creando scompiglio e incredulità. Perché è più comodo credere di non essere abbastanza fortunati, invece di plasmare un’esperienza di viaggio sulle disponibilità che abbiamo. Per questo motivo, oggi, voglio condividere con voi quanto ho speso in 1 mese di viaggio in moto: per ribadire ancora una volta che per mettersi in moto non serve essere Paperon de’ Paperoni, se siamo pronti ad adattarci e a stare – a volte, solo a volte – un po’ meno comodi. Che poi la comodità è relativa, e per qualcuno l’interno della propria tenda, attrezzata di tutto punto, è il miglior boudoir di sempre.
Insomma, sono 31 giorni che sono in viaggio, e alterno momenti in cui ho la sensazione di essere appena partita, ad altri in cui penso di essere in viaggio da sempre.
È un sentire strano, quello che si vive quando si sceglie di lasciare il porto sicuro per un tempo senza scadenza: la solitudine della quale vi parlavo nell’articolo dedicato al viaggio in solitaria è una cosa reale, e a volte molto ingombrante. Ci sono state delle volte in cui non mi è piaciuto, quello che ho provato e quello che ho pensato, ma poi ci sono state anche tutte le volte in cui sono stata felice, di essere partita e di amare così tanto la mia indipendenza.
E felice continuo a esserlo, perché la mia avventura non finisce certo qui e ho ancora tanto che mi aspetta. Pensavate che il bilancio di questo mese vagabondo sancisse la fine del mio viaggio? Sbagliato!
Scoprite quanto ho speso per 1 mese di viaggio in moto fra Albania e Grecia, e poi continuate a seguirmi nei prossimi mesi. Per vedere come si svilupperanno le cose, e verso dove punteranno le mie ruote.
Chilometri percorsi e benzina
Quando sono partita il contachilometri della mia Honda CRF250L segnava 2.928 km. Ora ne ha 5.914, quindi in questo mese di viaggio ho percorso 2.986 km.
Consumando 88,67 litri di benzina, per un totale di 137,87€. Il consumo medio, quindi, è stato di 33,67 km con un litro di carburante.

Manutenzione
Ho ingrassato la catena 5 volte, ma non ho ancora lavato la moto nemmeno una volta (perdonami padre por mi moto sporca!).
Pernotti
Su 31 notti trascorse in viaggio:
- 5 sono stata ospite a casa di amici e conoscenti
- 16 sono stata in ostello, o in guest-house*
- 10 ho campeggiato, di cui 3 volte in freecamping
*cercando sempre di trovare soluzioni il più economiche possibili, in Albania ho frequentato moltissimo gli ostelli (che spesso, per assurdo, avevano lo stesso costo dei campeggi). Più difficile in Grecia (fino ad ora ad esclusione di Atene), soprattutto in zone meno turistiche, dove la bassa stagione e la chiusura dei campeggi mi metteva di fronte a due soluzioni: o campeggio libero (che non sempre era possibile) o una room to let. In questo caso, purtroppo, era difficilissimo trovarla a meno di 25-30€. Ecco uno dei casi in cui viaggiare in due conviene!
Il meteo, inoltre, a volte non è stato d’aiuto, e ad una notte in tenda sotto il diluvio ho spesso preferito trovare una stanza, per evitare di dover mettere via la roba, il giorno dopo, completamente fradicia. Il fatto di non poter contare su soluzioni più economiche ha influito su quanto ho speso in questo mese di viaggio in moto, ma non avevo molte alternative. Non avrete sicuramente questo problema viaggiando in periodi più turistici, diciamo entro metà ottobre.
Per dormire ho speso 305,90€.
In questo primo mese di viaggio, inoltre, non ho mai avuto occasione di fare Couchsurfing, una risorsa che di solito amo moltissimo. Modestamente diffuso in queste aree, non sono riuscita a trovare qualcuno disponibile nel momento in cui ero di passaggio. Ma chissà, magari più in là nel viaggio le cose cambieranno!
Cibo
In Albania, dove il costo di mangiare fuori era davvero più che ragionevole, spesso non cucinarsi i pasti in autonomia era addirittura conveniente. Idem in Macedonia, dove ho fatto una breve capatìna a Ohrid. In Grecia il discorso cambia, ed è raro che mi conceda dei pranzi/cene al ristorante, se non proprio quando lo desidero o voglio provare pietanze tipiche. La prima sera ad Atene un piatto di Mousaka mi è costato 8,50€, una pallina di gelato 3€.
Direi che siamo ben lontani dagli estremamente budget-friendly prezzi albanesi, e se si vuole far durare il viaggio a lungo bisogna tenerne conto.
Ecco, insomma, quanto ho speso in 1 mese di viaggio in moto per quanto riguarda il cibo:
- Pasti fuori 103,03€
- Spesa 110,27€ (alla quale aggiungere circa 30€ di spesa pre-partenza)
per un totale di 243,57€
Traghetti
Il biglietto del traghetto Ancona – Durazzo mi è costato 137€.
Per andare e tornare da Cefalonia insieme alla mia moto, inoltre, ho speso 50,20€. Pe un totale di 187,20€.
Altre spese
Tutto quello che non rientra nelle ordinarie spese di viaggio fa parte di questa categoria: dalla farmacia all’ingresso ai musei, dalle cartoline da spedire agli amici alle bombole di butano per il fornello. Gli extra mi sono costati, in totale, 74,61€.
Oggetti persi
- Una spugna dei piatti
- la forchettina pieghevole
- il piccolo mestolo di legno da viaggio (credo, ad ora non l’ho ancora trovato)
Curiosi di scoprire quanto ho speso in un mese di viaggio in moto?
TOTALE
949,15€
Ci sono margini di miglioramento, ma sono abbastanza soddisfatta. E voi, di solito quanto spendete quando viaggiate? Fatemi sapere le vostre esperienze nei commenti.
7 Comments
Federico
Ciao, articolo interessante come sempre lo sono i tuoi contenuti.
Sia per curiosità personale che per una questione “scientifica” hai più o meno un’idea di quanti pasti hai fatto con le spese indicate?
e idem una divisione grossolana di quanto speso nei vari bar/ristoranti diviso per il numero di pasti.
io sono uno “comodo” e purtroppo le mie vacanze hanno sempre i giorni contati quindi quasi sempre preferisco la seconda soluzione, sia per comodità/pigrizia che per motivi di tempo, che per avere meno pensieri, avanzi di cibo, ecc. ma spesso mi son reso conto che la spesa per prepararsi qualcosa -anche di basilare- può raggiungere o superare quella di un panino o piatto semplice in una struttura.
Chiaramente ciò è “più vero” se il prepararsi pasti è sporadico, mentre probabilmente viene ammortizzato meglio se diventa una abitudine (che però immagino richieda un poco di spazio nel bagaglio per stoviglie e provviste)… son sicuro che tu facendolo con più costanza ed esperienza riesca ad avere un ottimo vantaggio anche economico
Arianna Lenzi
Ciao Federico! grazie mille. Ho fatto colazione pranzo cena e a volte merenda 🙂 Diciamo che ci sono volte in cui per mangiare ho speso 2 euro, e altre volte in cui ne ho spesi 6-7 (in Grecia soprattutto, mangiando fuori).
In tutti i viaggi parto sempre con kit cucina con fornello, non farei mai altrimenti, però certo, occupa un pochino di spazio e ognuno fa le proprie valutazioni… Viaggiando in bassa stagione, secondo me, il fornello risulta indispensabile. A Cefalonia, ad esempio, quando ho campeggiato liberamente ogni struttura era chiusa. O mi accontentavo di cose secche, oppure serviva. Insomma, per me il gioco vale la candela! Sicuramente, a questo punto, penso a scrivere qualcosa in merito, visto che non sei il primo a chiedere.
Che ne pensi? In modo d avere info più dettagliate!
Federico
assolutamente interessante approfondire, sia a livello di costi, che di organizzazione del bagaglio come spazio e peso, che come “salvagente” per questo tipo di disguidi
immagino che per il resto dell’attrezzatura da campeggio siano poi applicabili logiche simili
Francesco
Una modalità economica, comoda e socializzante è pernottare all’ estero presso abitazioni di privati, meglio ancora nei monasteri, mediamente al costo di una camera con bagno di 4 euro a notte.
Arianna Lenzi
e come suggerisci di venire in contatto con queste persone?
Fabio
Non ho ancora finito di leggerti ma sono già un tuo fan!!!
Complimenti!!!
Arianna Lenzi
ahahah grazie mille!