Non avevo mai partecipato a una gara di regolarità, ma quando ho scoperto dell’esistenza della Winter Heroes mi sono subito entusiasmata all’idea. Un giro invernale (nel fantomatico weekend della Merla), lungo le strade bianche più belle della Toscana, ripercorrendo alcuni tratti de l’Eroica?
Ci sto!
Potete immaginare la mia gioia, quindi, quando Piero e Alex di Islanda in Moto mi hanno chiesto di fare squadra con loro, e di partecipare alla Winter Heroes nel ruolo di Navigatore.
Quella del 2019, infatti, è stata la prima edizione dell Winter Heroes nella versione “Tripy Cup”: ogni squadra, composta da 3 persone (rispettivamente Santo, Poeta e Navigatore, a ognuno dei quali spettavano compiti ben precisi) era dotata di un GPS Tripy. Un vero e proprio Roadbook digitale, che avrebbe permesso ad ogni team di seguire il percorso, affrontare le prove previste e arrivare sani e salvi a destinazione.
Una partenza imbiancata
La mia Winter Heroes è iniziata venerdì mattina, quando sono partita da Cesena per raggiungere Firenze e mi sono trovata ad affrontare un Passo del Muraglione tutto imbiancato. Le strade erano perfettamente pulite, ma tutto intorno il paesaggio era sepolto dalla neve. Sembrava di essere in un luogo lontano, e mi sono fatta prendere dalla magia.
Una volta a Firenze, invece, sembrava che l’inverno fosse ormai cosa lontana, e sono stata catapultata nella primavera. Piero mi attendeva sul Lungarno, alla Società Canottieri Firenze: lì abbiamo caricato le nostre motociclette sul carrello, e siamo partiti alla volta di Siena.

Siamo giunti a destinazione, all’Hotel Montaperti, a metà pomeriggio: qualche attimo di relax, una doccia rigenerante e poi siamo andati a cena. Preparandoci alla prima serata insieme agli altri partecipanti alla Winter Heroes, e a ricevere tutte le informazioni utili per la gara.
Sabato mattina la sveglia è suonata presto, perché la partenza era fissata per le 8:30 precise. Dopo aver ripulito la moto dal ghiaccio che ci si era formato durante la notte, ho montato il Tripy sul manubrio della mia nuova CRF250L e siamo partiti. Pronti per affrontare i 240 chilometri che ci aspettavano, e le prove misteriose che l’organizzazione aveva pensato per noi.

Una Winter Heroes soleggiata
Il clima ha deciso di essere realmente dalla nostra parte, durante questo evento. Se, al momento della partenza, un sottile strato di ghiaccio ricopriva il terreno e le temperature si attestavano qualche grado sotto lo zero, è bastato pochissimo tempo perché la giornata migliorasse. Regalandoci un sabato di sole e un clima perfetto in cui correre.

Italiani popolo di Santi, Poeti e Navigatori
Ed erano proprio questi i ruolo che i membri di ogni squadra dovevano ricoprire. Se io, come Navigatore, guidavo il gruppo, in testa a tutti e dotata di Tripy, a Piero è toccata la grande prova di coraggio pensata per i Santi. Quella di immergersi nelle terme del Petriolo. Spogliandosi dei vestiti da moto, e buttandosi nelle vasche di acqua a 43°. Trovando poi, in qualche modo, anche il coraggio di uscirne.
Il resto della giornata è trascorso serenamente, mentre ci avvicinavamo sempre di più al traguardo. Gli ultimi chilometri, prima di raggiungere l’hotel, sono stati emozionanti. Il sole stava calando sulle colline, e tutto il panorama era avvolto da una calda luce dorata.
Siamo arrivati a destinazione alle 17:30, e ad attenderci abbiamo trovato Alessio e Norberto, pronti per rilevare il nostro punteggio.
Le premiazioni della quinta edizione della Winter Heroes si sono svolte la sera, dopo cena. Non abbiamo vinto, ma è stato bellissimo prendere parte ad un evento di questo tipo. Nel quale tutte le squadre (ed erano numerose, visto che gli iscritti erano 80!) si sono comportate correttamente, su strada e fuoristrada. Senza farsi accecare dalla competizione, e lasciandosi guidare solo dalla gioia di percorrere chilometri bellissimi, nel cuore verde dell’Italia e lungo le sue strade più suggestive.
Un ringraziamento speciale
Va sicuramente a Piero e Alex di Islanda in Moto, per avere creduto in me ed essere stati dei fantastici compagni di squadra. Per tutto il supporto, e per i preziosi consigli. Spero ci vedremo più a nord, la prossima volta. Ho ancora molte strade sterrate da far passare sotto queste giovani ruote.